Qui di seguito i passaggi sulla storia della Ricreativa letti durante la serata:
La Storia della Ricreativa Morsano (1957-2017) 60° di Socialità in Paese
Le Società di Mutuo Soccorso di fine Ottocento
Nella seconda metà dell'800, a seguito delle profonde modificazioni economiche e sociali conseguenti all'avvio dell'industrializzazione e alla formazione dello Stato unitario, nel Regno d’Italia si sviluppa il movimento associativo delle classi lavoratrici. Nascono così le prime Società di Mutuo Soccorso e le Società Operaie con gli scopi principali dell'assistenza, beneficenza e mutualità, e ponendosi fin dal principio come punto di riferimento per la classe contadina e per la nascente classe operaia.
Nei primi vent'anni del 1900 il movimento associativo si sviluppa e si diversifica con la costituzione di circoli ricreativi, culturali e sportivi, luoghi di ricreazione dove i lavoratori possono trascorrere le loro domeniche e le ore libere dal lavoro.
Il Ventennio e il nuovo assetto dell’Associazionismo
L'avvento del fascismo è contrassegnato da un'azione che mira alla progressiva assimilazione nel sistema fascista di tutte le organizzazioni e circoli. Nel 1924, con un Decreto Legge vengono sciolte le Società di Mutuo Soccorso e tutte le associazioni di questo tipo.
Con regio decreto legge del 1 maggio 1925, viene costituita l'Opera Nazionale Dopolavoro (O.N.D.) come organo alle dirette dipendenze del capo del governo, col compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori. Per definizione statutaria il Dopolavoro "cura l'elevazione morale e fisica del popolo, attraverso lo sport, l'escursionismo, il turismo, l'educazione artistica, la cultura popolare, l'assistenza sociale, igienica, sanitaria, ed il perfezionamento professionale".
Mentre è vero che l'OND offriva dei servizi reali e concreti alla popolazione, come attività sportive, artistiche, teatrali, o anche visite turistiche a prezzi popolari, è anche vero che così la popolazione tendeva sempre meno a contestare il regime. Ad ogni modo, una nota positiva sull’OND è che attraverso il Dopolavoro, l'Italia vide il primo sviluppo di turismo interno di massa.
A partire dalla metá degli anni Venti, anche a Morsano l'organizzazione delle attività del tempo libero furono inquadrate sotto l'egida dell’Opera Nazionale Dopolavoro. All’epoca, uno dei bar, fu adibito a sede dell'OND e comunemente conosciuto in paese come il "Dopolavoro".
Il dopoguerra e la nascita dell’ENAL
Nel dopoguerra rinasce la possibilità per i cittadini di auto-organizzarsi in associazioni politiche, culturali, sportive, ricreative. In questo contesto vengono recuperate anche le esperienze effettuate dai lavoratori a partire da fine ottocento, compreso il recupero del patrimonio culturale e immobiliare legati a quella fase della storia nazionale. La volontà di creare centri di vita democratica si esprime attraverso una grande mobilitazione che comporta sottoscrizioni e lavoro volontario, nonostante le cattive condizioni economiche.
Cosi’, finita la guerra, attraverso un decreto legislativo luogotenenziale del settembre 1945 venne deciso il futuro assetto di due importanti organizzazioni: il CONI che passó dalle dipendenze del Partito Nazionale Fascista a quella del Consiglio dei Ministri e l'Opera Nazionale Dopolavoro che venne denominata ENAL, Ente nazionale assistenza lavoratori, e posta sotto la direzione di un Commissario di nomina governativa.
L’ente si proponeva di promuovere il sano e proficuo impiego delle ore libere dei lavoratori intellettuali e manuali, con istituzioni ed iniziative dirette a sviluppare le loro capacità morali, fisiche, intellettuali. In particolare l’E.N.A.L. si distinse nell’organizzare mense, spacci di generi alimentari, soggiorni per lavoratori e colonie per i loro figli, facilitazioni commerciali, sanitarie, termali, cinematografiche, assicurazioni extra lavoro, buoni acquisto. Vanno inoltre ricordate le iniziative culturali, come la promozione di feste folkloristiche, campionati sportivi, concorsi canori e musicali.
Già alla fine del 1947 l'ENAL aveva ricostruito quasi tutto il patrimonio dell'OND, che aveva sofferto ingenti danni e registrava circa 2 milioni e mezzo di iscritti raggruppati in 13.642 circoli, tra cui quello di Morsano di Strada. La struttura dell’ENAL era costituita da una presidenza nazionale, un ufficio regionale e, in ciascuna provincia, da un ufficio provinciale.
Sempre verso la fine del 1947 si consuma la rottura, a livello governativo, dell'unità antifascista, che produrrà conseguenze a cascata in tutte le organizzazioni unitarie. Sono le prime conseguenze della guerra fredda e della divisione del mondo in blocchi. In questo contesto che, mentre le sinistre cercano di conservare l'unitarietà del movimento circolistico nell'ENAL puntando alla sua democratizzazione, prima i cattolici, poi i repubblicani, costituiscono proprie organizzazioni del tempo libero; nascono così le ACLI, l'ENDAS, la GIAC e molte altre associazioni alle quali vengono riconosciuti tutti i benefici di legge e concessa l'utilizzazione di impianti e attrezzature appartenenti all'ENAL e al Commissariato della Gioventù.
Al momento del discioglimento dell'OND, il bar del “dopolavoro” divenne la sede dell'ENAL. Questo bar era gestito da persone del paese, mentre la proprietà faceva capo all'ente ENAL appunto che, a livello locale, era rappresentato da un comitato di morsanesi. A Morsano, la memoria popolare, ci tramanda che nel 1947 il presidente dell’ENAL - CRAL (Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori) fu Egisto Basello, nel direttivo c’erano Gino Entesano, Antonio Sandri, Antonio Sicuro, Rodolfo Codarin, Antonio Tuan, Carlo Alberto Vidotto (detto Bertuccio) ed Edilio Basello (segretario). Il circolo “ENAL frazionale” di Morsano di Strada si iscriveva annualmente all’ENAL provinciale e sebbene fose autonomo nella gestione del circolo locale, rispondeva formalmente agli organi provinciali.
Sotto l’egida del nuovo ente ENAL, la gestione del bar “Dopolavoro” fu affidatada prima, pare ad Antonio Sandri e poi, fino al 1949 a Valentino Sandri (ed alla moglie Susanna Tuan).
Gli anni Cinquanta e la nascita dei circoli paesani
Ed arriviamo quindi agli anni ’50. Nel 1955 il Ministro Scelba firma il nuovo statuto dell'ENAL; contestualmente nascono anche le organizzazioni del tempo libero legate ai partiti di sinistra. In questo periodo la vita dei Circoli e delle Case del Popolo risente dei mutamenti profondi in atto nel paese.
Il cosiddetto "miracolo economico", pur caratterizzato da profondi squilibri, sperequazioni e contraddizioni economico - sociali, determina tuttavia un notevole sviluppo produttivo e l'espansione del lavoro terziario. Aumenta il reddito pro-capite ed aumentano i consumi, in particolare quelli dei beni durevoli. L'espandersi della motorizzazione privata e la televisione hanno conseguenze dirette sulle abitudini e sul costume della gente, modificandoli sensibilmente.
Ricordiamo, che all’epoca, il Bar Dopolavoro, si trovava dove per molti anni c’e’ stato il Bar Centrale, in via San Giorgio, ed oggi ha sede un circolo privato di motociclisti. L’ENAL paesano prendeva in affitto i locali del bar da tale Rinaldo Ciroi, che era di Castions di Strada, e dal 1949 lo dá in gestione a Pietro Tuan (Pieri Pascolat) che lo gestirá con la collaborazione della moglie Caterina Moro e dei figli Livio e Adriano. Adriano, al quale dobbiamo molti dei ricordi che andro’ a condividere con voi questa sera.
In questo frangente storico si inserisce l’Associazione “Ricreativa di Morsano di Strada” la cui storia andrá a intersecarsi con il destino del circolo ENAL paesano. Il dicembre 1957 è un momento importante per Morsano di Strada perché sará al centro di un accordo di portata epocale che caratterizzera’ significativamente la storia del paese.
Ci saranno due eventi ravvicinati in quel famoso dicembre e sono entrambi interconnessi.
Ma andiamo a vedere il primo evento: il 22 dicembre 1957, presso lo studio del notaio Bruno Privilegio in Udine, si presentano un gruppo di Morsanesi che, nero su bianco, dichiarano “di voler costituire una associazione di carattere ricreativo, culturale e sportivo a mente dell’art 36 cod. civ.”, “l’associazione ha scopo di contribuire alla elevazione intellettuale, morale ed educazione sportiva degli associati, provvedendo anche all’erezione di edifici da destinarsi a sede propria o a sede del dopolavoro”, “potranno essere ammessi a far parte dell’associazione tutti i frazionisti maggiorenni che abbiano i requisiti per essere iscritti nelle liste elettorali e di buona condotta”
“L’Associazione sará denominata “Ricreativa di Morsano di Strada” ed avrá la sua sede in Morsano di Strada”. Era il 22 dicembre 1957 e nasceva ufficialmente la Ricreativa!
L’atto costitutivo porta la firma dei seguenti soci fondatori:
Basello Edilio, che ne diventa il primo presidente, Sandri Ferruccio, Entesano Gino, Strizzolo Arturo, Codarin Rodolfo che saranno consiglieri del primo direttivo e il Vice presidente carica coperta da un signore che questa sera abbiamo il piacere di avere qui con noi, il sig. Albino Sicuro.
PARTE II – La fondazione della Ricreativa
Prima di parlare dell’intrigo storico ricordiamo com’era la vecchia sede del Dopolavoro paesano. Come detto, si trovava nell’odierna via San Giorgio. Il bancone non era nella posizione attuale, bensi’ a sinistra dell’entrata, in fondo alla stanza. La cantina era fuori nel cortile infatti, quando arrivava il vino, con un camion dalla Cantina Sociale di Casarsa, veniva scaricato entrando proprio nel cortile. Per la cronaca, ogni anno si consumavano una media di 300 ettolitri di vino (e, fin da bambino, li travasava tutti Adriano Tuan).
I locali avevano tre stanze: una sala per le riunione del comitato dell’ENAL frazionale e dei suoi soci e c’era anche una piccola bibblioteca. Nel retro c’erano tre campi per il gioco delle bocce.
Assieme al bar dopolavoro, Pieri Pascolat, gestiva anche la pesa pubblica che si trovava di fronte, in quella che oggi è piazza Antivari. La pesa pubblica era molto usata in paese, si pesavano i carri con il raccolto, i vitelli, i maiali ed era utilizzata anche 10-15 volte al giorno. Originariamente la base era di legno e si doveva ritararla spesso perché il legno era soggetto ai cambiamenti dettati dalla pioggia o da sbalzi di temperatura. Per la cronaca, gli orari della pesa erano dalle 8:00 alle 19:00 mentre il bar dopolavoro apriva dalle 8:00 alle 24:00.
Dedotti gli oneri comunali, i proventi della pesa andavano interamente al gestore del Dopolavoro mentre, per la parte della gestione del bar, Pietro Tuan, in qualitá di dipendente dell’ente ENAL (che ne copriva i contributi previdenziali e l’assicurazione), lavorava a percentuale sulla vendita di bevande alcoliche e caffè mentre per il resto, come biscotti, dolciumi, caramelle ecc. aveva titolaritá su tutti gli introiti. Da notarsi che la licenza concessa all’ENAL non consentiva la vendita di liquiri con gradazione superiore ai 21 gradi. Per questo, l’unica grappa resa disponibile era la grappa di 21 gradi e nessun superalcolico era in vendita. I controlli della Guardia di Finanza erano severi e per correttezza, il gestore non si azzardava a rompere questa regola anche per non incorrere in sanzioni che sarebbero gravate sul proprietario ENAL e che avrebbero potuto costargli il posto di lavoro.
Per amor di dettaglio, il vino, come detto proveniva dalle Cantine di Casarsa ed era reputato tra i migliori in vendita in zona, i distillati provenivano dalle distillerie Comar di Gorizia, le bibite dalla FRAG (fabbriche riunite di acque gassate) di Udine e dalla ditta Ferruglio, la birra dalla Moretti, fornita dal sig. Piani di Palmanova, e poi anche dalla Dormish.
Quindi la gestione dell’ENAL paesano si basava sulla visione e capacitá del comitato direttivo e sullo spirito di imprenditorialitá del dipendente che assieme alla famiglia gestiva con successo il bar Dopolavoro per conto proprio dell’ENAL. La gestione fu cosi’ buona che l’ENAL di Morsano di Strada era conosciuto nella zona e anche a livello di ENAL provinciale si meravigliavano di quanto fosse positiva l’esperienza di Morsano, in paese ci si ricorda che i dirigenti ENAL provinciali piu’ di qualche volta dicevano “come fate voi di Morsano ad andare avanti cosi’ bene!”. Bisognava saperci fare! Funzionare bene significava anche che l’ENAL frazionale di Morsano riusciva ad accantonare utili ogni anno e questo è importante per il passo successivo che vado a raccontarvi.
Avevamo parlato di un intrigo storico. Come detto, l’associazione nasce il 22 dicembre e nell’atto costitutivo troviamo un comma sibillino: “l’associazione potra’ da sola o in concorso del Dopolavoro frazionale di Morsano di Strada, procedere anche all’acquisto di aree ed edifici da adibirsi agli scopi sociali o di cotruirne di nuovi”. Non è un caso, che neppure una settimana dopo, il 28 dicembre 1957, presso lo studio notarile del dott. Bruno Privilegio in Udine, si ritrovano l’associazione Ricreativa di Morsano di Strada nella figura del suo presidente Edilio Basello, e l’ENAL Dopolavoro Frazionale di Morsano di Strada nella figura del suo presidente, Tullio Romanese (Tullio Casaro) di fronte a tali Vidale Eugenio (nato a Forni Avoltri) e Vidale Ugo per stipulare un atto di compravendita.
La Ricreativa e l’ENAL, comprano, in parti eguali tra loro, per 330mila lire (una cifra probabilmente simbolica considerando che all’epoca un muratore guadagnava 78mila lire, quindi 330mila lire son l’equivalente di 6mila euro odierni) dai signori Vidali il terreno all’epoca adibito a vigneto identificato dal foglio 14 mappale n.50, ovvero il terreno dove oggi si trova la pizzeria. La parte acquirente dichiara “di effettuare l’acquisto per costruire sull’area una sede dopolavoristica per cui invoca le esenzioni fiscali previste dalla legge 24/5/1937 n. 817 art.4.”
Ecco qui la chiave di volta della storia della Ricreativa. Con grande tempismo e visione, i dirigenti dell’ENAL locale, probabilmente, avevano intuito che l’ente nazionale stava piano piano, perdendo presa e prima o poi sarebbe stato disciolto. Tuttavia a Morsano le cose funzionavano ed era giunta l’ora di dotarsi di un locale di proprieta’ e di non pagare piu’ l’affitto (par di plui a un di Cjasteons J). Pero’ sarebbe stato rischioso comprare un terreno in qualitá di “ENAL paesano” e costruire un edificio per poi vederselo espropriare a seguito del declino dell’ENAL.
Cosi, persone di grande intelligenza, visione del futuro paesano, ed acume (si cita il nome di Egisto Basello tra i tanti) decisero di fondare un’associazione paesana, aperta a soci solo paesani, sia nati a Morsano o qui residenti ufficialmente per almeno un periodo della loro vita, affinchè perseguisse scopi analoghi all’ENAL ma che avesse autonomia di gestione qualora l’ENAL fosse stato disciolto.
Quindi sia l’ENAL che la Ricreativa, in comproprieta’, acquistano un terreno ed inizia la costruzione della nuova sede dopolavoristica paesana. Sede di proprieta’. La costruzione fa capo all’impresa Strizzolo Valentino ed eredi, all’epoca guidata da Giovanni (Nino) e Giorgio Strizzolo. Le condizioni ed i termini di pagamento dell’impresa edile furono veramente amichevoli ed anche per questo verso i due compianti imprenditori c’è molta rionoscenza in paese. E’ comunque un fatto che la buona gestione del bar nel decennio precedente, porto’ nelle casse dell’ENAL locale i fondi per coprire i costi della costruzione, assieme all’aiuto dei soci della Ricreativa attraverso varie raccolte fondi e forme di aiuto.
Il nuovo edificio, di via Venezia 41, viene inaugurato nel 1961 e d’ora in poi quella sara’ la sede dell’ENAL e della Ricreativa ed ospiterá un bar gestito con le stesse modalitá del precedente Bar Dopolavoro.
Osservando le carte ed i documenti, è facile capire che tra ENAL e Ricreativa sin dalla fondazione, i legami sono molto profondi adirittura simbiotici visto che spesso i consiglieri dell’una e dell’altra organizazione sono membri dello stesso nucleo familiare.
Col passare degli anni il bar dell'ENAL cambia anche fisionomia diventando sempre piú un luogo aperto al pubblico come tanti altri e sempre meno un punto d'incontro per lavoratori.
Negli Anni Sessanta inizia quell’attivita’ particolare che caratterizza la Ricreativa anche ai giorni nostri, ovvero le gite paesane.
Il vecchio Dopolavoro, l’inizio lavori nella nuova sede, il comitato dell’ENAL frazionale, la fondazione della Ricreativa e le gite paesane sono sicuramente ancora molto vive nel socio piu’ anziano della Ricreativa ovvero il signor Angelino Buri.
Parte III - Dagli Anni Sessanta ai giorni Nostri
La gestione di Pietro Tuan, con licenza ENAL, ora nel nuovo edificio, si conclude nel 1972. E’ poi seguita dalle gestioni Sattolo, Romanese e qui la licenza passa alla Ricreativa. Poi le gestioni di Ciro Adamo (75-77) e Angelo Della Peruta.
In questo periodo accade quello che, chi aveva fondato la Ricreativa evidentemente si aspettava da tempo: con la costituzione delle regioni e con la contestuale ristrutturazione di molti enti, viene avanzata la proposta formale dell'abolizione dell'ENAL, sancita dal parlamento con la legge del 21 ottobre 1978. L’ente viene quindi soppresso con la legge 23 dicembre 1978, n. 833.
Decaduto l’ENAL paesano, l’Associazione Ricreativa ne prende formalmente il posto anche se, ormai da decenni, sostenzialmente giá ne faceva le veci attraverso le attivitá ricreative e culturali non solo per i lavoratori ma essenzialmente per tutta la popolazione morsanese.
A proposito, nel 1976, il presidente Basello Edilio fece richiesta in questura di poter somministrare anche alcolici sopra i 21 gradi e la richiesta fu accolta!
Cosi’ le attivita’ continuarono per tutti gli anni Ottanta con la gestione del bar e l’organizzazione delle sempre apprezzate gite paesane.
Anni Novanta: si rimoderna l’edificio che diventa Pizzeria
In quegli anni si sono quindi susseguite le gestioni Barchiesi, Manlio e quindi Vesna Begic. Il locale viene rimodernato e diventa bar-pizzeria.
Arriva quindi la gestione di Angelo Frusciante, “Agnul”, che opera con una sua licenza personale. A quel punto la situazione vedeva il locale affittato solo con i muri e gli introiti per la Ricreativa, riuscivano solo a coprire le spese fisse e le tasse. Cosi, l’associazione prende la coraggiosa decisione di dotarsi di una licenza propria. Apre una partita iva, con iscrizione alla Camera di Commercio e si mette in regola per poter avere i requisiti di legge per possedere una licenza; licenza quindi rilasciata dalla giunta comunale guidata dall’allora sindaco Roberto Nardini.
Fu un periodo di grandi trasformazioni e passi importanti per un’associazione di un piccolo paese di provincia: si accese un mutuo di 30mila euro nel 2006 sottoscritto dal presidente di allora Luigino Adamo presso la BCC di Castions. Al quale si aggiunsero le spese per rilevare l’attrezzatura dal sig. Frusciante.
In quel periodo la Ricreativa, direttivo e soci, sin son impegnati anche con prestazione d’opera, nel realizzare la cantina e rifare i bagni. Con giusto orgoglio, chi ricorda quel periodo ci racconta che i pagamenti dei debiti contratti son sempre stati puntuali, “non si è mai saltata una rata del mutuo!” e che molte domeniche son state spese a lavorare in forma volontaria nella struttura. Nel 2011 il mutuo e’ stato estinto.
Nel 2012, viene acceso un altro mutuo, di 15mila euro per rimodernare ulteriormente il locale. Ora il locale viene dato in affitto d’azienda con muri e attrezzature.
Si susseguono quindi le gestioni Romitelli, Lirussi (Carul), Rocco Fasci (Platano 2) e per finire Dante e Daniela attuali gestori del locale che ha preso il nome di pizzeria Regina.
Allo stesso tempo ricordiamo anche chi sono stati i presidenti della Ricreativa in questi 60 di storia: i compianti Basello Edilio ed Entesano Alberto (che ci ha lasciati meno di un anno fa), Walter Stefan, Luigino Adamo e Giovanni D’Ambrosio.
Le attivitá sociali
Come detto, la Ricreativa non è solo l’associazione che ha costruito e mantenuto a buona gestione un importante centro di ritrovo paesano come il “bar dell’ENAL” ora “pizzeria Regina”; è anche, e soprattutto, l’associazione che negli anni ha tanto fatto per i paesani e per il vivere sociale. Nell'ottobre 2005 lo statuto associativo viene cambiato per meglio riflettere le nuove esigenze del gruppo che oggi conta 120 soci e le attivita’ sono aperte a tutti, come questa serata di festa.
Per prima cosa la Ricreativa ha fatto conoscere l’Italia e l’Europa ai morsanesi. Basta guardare l’elenco delle gite paesane che immancabilmente si sussuegono dai primi anni Sessanta ad oggi:
- Anni ’60: come ENAL fu fatta la gita a Firenze (2 pullman, partenza alle 4:00 del mattino e rientro alle 2:00 di notte!)
- Longarone
- San Marino
- Valli di Comacchio
- Lago di Garda
- Valeggio sul Mincio
- Lago d’Iseo
- I Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano
- 2007 terre di Franciacorta lago di Garda / Salo'
- 2009 Comacchio: navigazione sul delta del Po
- Parco Sigurtá
- 2010 Visita alla citta' di Praga
- 2011 Visita a Budapest da tre a 6 giorni
- Berlino
- Barcellona
- Mercatini di Natale: Lubiana e Lienz
Si stima che l’Enal e la Ricreativa han portato in gita almeno 5.000 morsanesi!
La gita paesana si tiene ogni anno la seconda domenica di settembre. Quest’anno, la destinazione sara’ una sorpresa.
Le altre attivita’ della Ricreativa
Oltre alla gita annuale, ricordiamo la costante collaborazione con le associazioni locali ad esempio la collaborazione alla festa delle bande, il sostegno economico a diverse manifestazioni paesane, le serate e conferenze a tema organizzate con il Circolo Culturale “Le Risultive”, il sostegno al Circolo Tennis ed al Coretto dei bambini, molte donazioni umanitarie e in qualche occasione anche l’aiuto a famiglie in difficolta’.
Di particolare nota alcune realizzazioni che vale la pena ricordare perché sono motivo di orgoglio sia per la Ricreativa che per Morsano di Strada: la prima il busto in bronzo di Mons Antivari, realizzato dall’artista paesano Giovanni Sicuro in arte “Minto” e che è frutto del sostegno economico della Ricreativa in collaborazione con il Circolo Culturale “Le Risultive”.
La seconda, è la pubblicazione del libro sulla Storia e vicende di Mons. Antivari, pubblicazione di valore accademico sostenuta con convinzione dalla Ricreativa e realizzato dal prof. Valerio Marchi che questa sera ci onora della sua presenza.
E veniamo quindi all’impegno umanitario che da esattamente ventanni distingue la Ricreativa. Era il 1997 e il gestore del locale dell’epoca, Angelo Frusciate con il presidente della Ricreativa di allora, Walter Stefan, hanno l’idea di creare un torneo di calcio per ragazzi della categoria “pulcini” in occasione della festa della mamma la seconda domenica di Maggio. Questo per raccogliere fondi da destinare ai ragazzi meno fortunati sostenuti dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). Il torneo ospita 10 squadre di ragazzini, tra le societa’ sportive di mezzo Friuli e vede la partecipazione di un centinaio di piccoli atleti con genitori e sostenitori al seguito. In questa occasione, la Ricreativa, oltre ad offrire un bel evento sportivo ai piccoli e una giornata allietata da prelibatezze enogastronomiche organizza una lotteria i cui proventi vanno alla Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Con un pizzico di orgoglio, fa piacere ricordare che la Ricreativa Morsano in 20 edizioni del Torneo della Festa della Mamma ha avuto l’onore di donare all’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare cumulativamente 50mila euro!
Con questa nota concludo la storia della Ricreativa e vi auguro un buon proseguimento di serata.
2 commenti:
Un piccolo accenno alla gloriosa compagine ciclistica "Ricreativa Morsano", con sede nell'ENAL, ci sarebbe stat tutta, comunque interessante davvero.
aveva lo stesso nome ma non era collegata all'associazione
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