La mostra, allestita dalla Somsi di Cividale fino al
prossimo 6 aprile alla Chiesa di Santa
Maria dei Battuti, è visitabile con ingresso libero da mercoledì a giovedì, dalle 10.00 alle 13.00 e ven/sab/domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00. L’allestimento – realizzato dalla Somsi con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia nell’ambito del progetto “I luoghi della Guerra visti con gli occhi della Pace”, capofila il Comune di Cividale del Friuli - è articolato in cinque sezioni, Territorio e Società cividalese alle soglie della grande guerra; Cividale nei primi anni della guerra (1915-1917); la ferrovia Udine- Cividale- Caporetto, la disfatta di Caporetto e l’anno dell’occupazione austro-ungarica e la profuganza.
INFO
Infoline: 0432.734116 (Somsi)
0432.710350 (Ufficio Cultura)
0432.710460 ( Informacittà)
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SABATO 21 MARZO IL TEATRO RISTORI DI CIVIDALE DEL FRIULI OSPITA ALLE 20.45 LA CONFERENZA-SPETTACOLO DI EMILIO FRANZINA CON IL GRUPPO
ETNO-FOLK DEGLI HOTEL
RIF: “UNO, NESSUNO, SEICENTOMILA” (Ingresso libero), UN
NUOVO, ATTESO APPUNTAMENTO PROMOSSO NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “FRAMMENTI
DI MEMORIE”, ALLESTITA FINO AL
PROSSIMO 6 APRILE DALLA SOMSI DI CIVIDALE ALLA CHIESA DI SANTA MARIA DEI
BATTUTI
Comunicato stampa
CIVIDALE – L’anniversario dello scoppio del
primo conflitto mondiale è occasione, in tutta Europa, di una serie di
iniziative di commemorazione delle tappe sanguinose succedutesi dal 28 luglio
1914 all’11 novembre del 1918. Il noto ricercatore e studioso di storia sociale
Emilio Franzina, professore
ordinario di Storia contemporanea all’Università di Verona, ha allestito
assieme a musicisti e attori da anni impegnati al suo fianco, una serie di
lezioni di storia cantata dedicate alla Grande guerra, per ricostruire con
l’ausilio di musiche e letture le vicende e i molti risvolti, anche
sconosciuti, al centro delle vicenda luttuosa che cambiò il corso degli eventi
in Europa e nel mondo. Spicca tra queste, la conferenza-spettacolo “Uno, nessuno, seicentomila”, di
scena sabato 21 marzo (ore 20.45,
ingresso libero) al Teatro Ristori
di Cividale nell’ambito delle manifestazioni legate alla mostra “Frammenti di Memorie”, allestita dalla
Somsi di Cividale fino al prossimo 6 aprile alla Chiesa di Santa Maria dei Battuti: una grande retrospettiva sulla
città e i luoghi legati al primo conflitto mondiale sul confine di nord-est,
con uno sguardo alla società duramente provata da quegli eventi.
L'idea guida dello spettacolo - che vede in scena accanto al
protagonista Emilio Franzina un
gruppo storico del miglior etno-folk
del panorama italiano, il gruppo vicentino Hotel
Rif - è il racconto che della guerra fa il milite ignoto italiano
attraverso la conversazione con un altrettanto ignoto interlocutore, storico di
mestiere in vita, che lo incontra nell'al di là e fa poi recapitare il
resoconto dei suoi colloqui per vie misteriose (o forse in sogno) a un suo
collega universitario che si occupava, con lui, del primo conflitto mondiale. Attraverso brani intervallati dalla
esecuzione di canzoni altamente simboliche e rappresentative di fasi e momenti
della grande guerra, si ricompone dall'interno la trama di una storia individuale che molte altre ne riassume di
simili. Le domande che vengono rivolte al milite ignoto sulla sua
esperienza dal 1914 al 1918, l'anno sul finire del quale egli muore, dopo aver
portato a casa la pelle più e più volte, non tanto in battaglia, quanto in
circostanze assai singolari, ottengono risposte che sono infatti la
trasposizione spesso anche letterale d'una serie
di testimonianze reali rese all'epoca da soldati e ufficiali italiani o
desunte da carteggi, diari, memorie
e poi da documenti ufficiali a suo tempo riservati (della polizia militare,
degli uffici dello Stato Maggiore, della censura militare, dei verbali di
reparto ecc.). La formula permette di passare, attraverso tutti gli anni (e gli
inni) di guerra, comprese le premesse relative all'arruolamento del
protagonista sconosciuto così da illustrare, immaginandola ma non del tutto
inventandola, la vita di uno dei
seicentomila soldati italiani morti ammazzati nel corso del conflitto. In
scena la voce di Sabrina Turri, Emilio Franzina, voce e chitarra, Paolo Bressan
oboe, flauti, conramusa, Primo Fava alla chitarra, Mirco Maistro alla
fisarmonica e Lorenzo Pignattari al contrabbasso.
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