Nelle prime cinque partitie riusciva a raccogliere solo 2 punti ma la squadra e il mister Burlon, all'esordio sulla panchina di allenatore, hanno lavorato sodo fino all'ultimo. La rosa comprendeva ben 26 giocatori dimostrando un forte attaccamento alla maglia ed alla società sportiva, presieduta dallo storico presidente Paolo Zen. Le cose si sono messe a girare al meglio soprattutto nella seconda parte del torneo quando le vittorie sono state il viatico per arrivare all'ultima giornata con la necessità di un pareggio per poter distanziare di almeno un punto il Ruda, squadra accanitamente all'inseguimento delle seconda posizione, posizione che gratifica con la promozione automatica in primacategoria.
La partita finale contro un lodevole Farra, è stata equilibratissima fino al '45 quando lo "straniero" del Morsan, il rumeno Adrian Barbos, indossando la fascia di capitano mette a segno un tiro da fuori area che sblocca il risultato e dà conforto rispetto alle notizie che arrivavano da Ruda. Il Ruda stava infatti vincendo 2-1 e la sua partita era quasi conclusa.
Nel secondo tempo i ragazzi del Morsan, affettuosamente chiamati i "falchi" dal loro simbolo che a sua volta è la mascotte del paese (il falco Pellegrino) si sentono caricati sotto l'incitamento del nutrito pubblico chiamato a raccolta dagli Ultras Curva Chiosco.
Arriva il secondo gol e poi, verso la fine, il Farra cede ad un Morsan che non vuole proprio rinunciare all'olimpo del campionato. Arrivano così altre due marcature chiudendo i giochi sul 4-0. Un risultato che non riflette il valore del Farra che ha combattuto ad armi pari per molti tratti della partita ma la fame di vincere dei falchi non ha lasciato scampo.
Il prossimo anno si giocherà in prima categoria. Grande Morsan!
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