domenica 29 aprile 2012

Intitolato a mons. Antivari il coro parrocchiale - 29 Aprile 2012

Dopo la presentazione del libro su Mons. Antivari a cura dell'Associazione Ricreativa, l'autore Valerio Marchi é tornato a Morsano in occasione del concerto che celebrava l'intitolazione del coro parrocchiale al vescovo morsanese.
Il prof. Valerio Marchi

Domenica 29 Aprile 2012, dopo l'introduzione storica del prof. Marchi, si sono esibiti presso la chiesa paesana il coro parrocchiale, il gruppo di ottoni "FassOttoni" di Mortegliano e la soprano Giulia Della Peruta accompagnata all'organo da Daniele Russo.




mercoledì 25 aprile 2012

Festa della Liberazione 25 Aprile 2012 - SENZA MEMORIA NON C'E' FUTURO

Discorso tenuto in occasione della CERIMONIA ITINERANTE DI RICORDO E RIFLESSIONE IN ONORE DEI PARTIGIANI CADUTI presso il cippo di Morsano di Strada.


Questo cippo ricorda tre giovani partigiani. Ancora oggi li vogliamo onorare con la
gratitudine che meritano.

Siamo qui anzitutto per testimoniare un gesto esemplare. E' importante ricordarlo poiché l'oblìo fa svanire il loro sacrificio e quelli sofferti da una moltitudine di persone per assicurare la pace e sperare in una società giusta e eguale.
Siamo fortunati!
La vita vissuta dalle donne e uomini che hanno assistito a vent'anni di regime fascista e che lo hanno combattuto nelle forme più diverse, in particolare dal 1943 al 1945, non è stata rinchiusa in un recinto di passioni e esperienze personali.
La nostra famiglia umana è fortunata perchè molti hanno scritto i ricordi e rappresentato le loro visioni. Chi ha fatto la Resistenza e chi è uscito dal lager ha saputo dar voce al ricordo come a un bisogno etico universale fondamentale per la costruzione del futuro.
Anche da questa tensione si è prodotta l'essenza di una storia che non si è limitata alla ricostruzione materiale di quanto distrutto, ma contemporaneamente ha spinto il processo civile e politico verso la giustizia e l'eguaglianza e ad elevare la dignità degli individui.
Siamo loro riconoscenti, così come incoraggiamo gli studiosi che non smettono di ricercare e proporre vicende e gesti, esaltanti o minori che siano.
La memoria ci lega alla storia. La conoscenza della storia è la prima condizione per radicare principi e valori non negoziabili. La lotta di resistenza nazionale e il movimento popolare che l'ha accompagnata, dove tanta gente dei nostri paesi non è rimasta indifferente; il fiume di passione che si è via via ingrandito diventando massa generosa e consapevolezza nell'agire per il bene comune incardinato nella libertà e nel progresso; l'unità che si è determinata tra diversi credi culturali, politici e religiosi; l'azione contro qualcuno come un atto necessario verso il nemico costituito da fascisti e tedeschi: ebbene, tutto ciò appartiene alla comunità nazionale e proprio perchè dura vicenda della storia essa ha forgiato le ragioni costitutive della ricostruzione del nostro Paese rappresentate nella Costituzione e ha preparato la fondazione della nuova Europa con i primi Trattati.

Non aver perso il nesso tra memoria-storia-futuro è stato una grande intuizione e atto lungimirante che ha permesso di conciliare la libertà con la trasformazione della società; il progresso universale con il riconoscimento delle istanze di emancipazione della persona, individuando nel cittadino il soggetto politico a cui, prima di ogni altra responsabilità, spetta la sovranità. E' l'eredità fondamentale lasciata in dono dalla vita vissuta dalle donne e dagli uomini di quel periodo, come un seme che abbiamo il dovere di preservare e rinnovare, per le generazioni di oggi e degli anni a venire.

Dobbiamo molto ai giovani; alle ragazze e ai ragazzi che hanno attraversato d'un fiato un frammento del tempo della storia, con tutto il protagonismo di cui erano capaci. Il cippo ricorda Sergio Canciani di 19 anni, studente di Pozzuolo del Friuli, William Tomini di 24 anni di Talmassons, e Osvaldo Lucchini di 31 anni, di Gonars. Tre gappisti torturati alla caserma "Piave", prelevati e poi fucilati dai fascisti il 12 febbraio del 1945 in questo luogo.

La loro tragica esperienza ci permette di comprendere il significato di coraggio e bellezza. Dal 1943 al 1945 sono entrati in campo migliaia di giovani, mossi in base a motivazioni individuali o competenze culturali profonde, spinti dalla rabbia o trascinati dagli eventi. Poco importa. La sostanza è che si è formato un composito movimento popolare, carico di visioni e illusioni, che ha saputo sopportare prove ardue che ne hanno temprato la volontà e formato la coscienza civile.

Numerosi giovani del nostro paese hanno partecipato alla Resistenza. Bruno Tomasin, Pietro Malisan, Rosario Cepile, Mario Cossaro, Giacomo Fabbro e mio padre "Sauro" che, assieme, hanno iniziato il nuovo viaggio; Francesco Del Frate e suo fratello Edo, il primo impegnato nella Garibaldi e il secondo nell'Osoppo; Angelo Minin e Benigno Anzit, della Osoppo e poi Sindaci nella D.C.; Giovanni Mondini e Bruno Ionico, accomunati da uno stesso destino; Ferruccio Manzione che ha partecipato alle attività della Gap; Stroppolo Aquilino e Stroppolo Odilio; Arturo Pilon, militare che dopo l'8 settembre del 1943 ha scelto la Garibaldi anziché seguire gli altri a Salò, e GioBatta Aviano della Osoppo, che si trovano accomunati in un'unica tomba nel cimitero di Castions di Strada.

A loro non è mancato il sostegno della popolazione e almeno sei persone sono morte dal '43 al '45.
La storia anche nei momenti più crudi apre opportunità enormi e mette in luce i valori e le tensioni che risiedono nell'animo umano. Così, i giovani hanno colto questa opportunità, si sono messi in cammino verso una nuova alba, e sono diventati coraggiosi. Qualcuno è rimasto sul campo; altri hanno fatto ritorno a casa.

Dopo il 1945, l'Italia ha tratto giovamento dal patrimonio costituito da migliaia di ragazzi che, appunto, ritornando a casa, non sono diventati solo contadini o operaie o impiegati o artigiani o educatrici o maestri alle elementari, magari con qualche asprezza e certezza in più. Molti, poco più che ventenni, sono diventati componenti del Governo, amministratori pubblici, dirigenti di partito e sindacalisti; altri hanno assunto ruoli nelle aziende senza venir meno alle idee acquisite durante la lotta di liberazione, o hanno saputo e voluto ricordare. E' stata la fortuna di questo Paese che ha visto in campo le energie che meritava!

L'Italia è progredita perchè queste si sono immerse nella debole e frammentata società del dopoguerra come un fiume in piena assicurando la ricostruzione e cercando, finalmente, di rendere concrete le illusioni a favore delle comunità. I nostri paesi hanno beneficiato di questa onda, anche sotto la spinta del solidarismo cattolico e del movimento socialista e comunista che non hanno mai smarrito i punti di
contatto, malgrado il radicarsi di confini ideologici, mettendo a fattor comune idee e punti di vista nel confronto con la società locale.

C'è da chiedersi se non è proprio quello di cui abbiamo bisogno oggi. Di ragazze e ragazzi che non rinunciano all'ambizione di traguardare un orizzonte, di mettersi in gioco e di scommettere su se stessi, di porsi in relazione con gli altri.
Di fronte a un Paese sfiancato percorso da una profonda crisi politica, questa umanità e intelligenza collettiva può diventare, come allora, classe dirigente capace di presa di coscienza indispensabile per affrontare sfide e futuro.
A Sergio, William e Osvaldo, ad altri giovani e coraggiosi non è stata offerta questa possibilità: di vivere prima, e di concorrere poi alla ricostruzione di paesi e dell'Italia, dopo che ne hanno salvato la dignità.
Sappiamo poco di loro. Non sappiamo quanto erano amici né come immaginavano la loro vita.
Possiamo tuttavia intuire la disponibilità a mettere avanti un'idea più grande, prima ancora che utile per qualcuno e per quel momento, e il rifiuto di attendere che accada qualcosa. Forse anche loro hanno pensato, magari con parole e immagini diverse, che l'indifferenza è oscena e svuota l'anima. Ecco la bellezza! Che si ritrova quando non si disgiunge la ricerca della verità; che c'è quando ci si sente in
armonia verso se stessi perchè lo si è verso gli altri. Che si ritrova intatta quando si crede in qualcosa di non misurabile, come la libertà, e la si vive a viso aperto, senza calcolare quanto si perde; che esiste perchè si vuole testimoniare.

Il loro gesto è stato pagato per tutti quelli che sono venuti e verranno dopo, ci dona fiducia e speranza, e rappresenta, appunto, tanto coraggio e bellezza da arricchire la grande storia.

lunedì 23 aprile 2012

Risultive: Visita guidata alle Ville Venete - 22 Aprile 2012

Il Circolo Culturale ha organizzato una visita guidata ad alcune Ville Venete tra le quali Villa Barbaro di Maser, l'Istituto Sardagna di Castello di Godego, l'Abbazia Cistercense di Follina e Castel Brando di Cison di Val Marino.
La visita è quindi terminata con la cena a Conegliano.

Il Circolo Culturale "Le Risultive" continuerà ad organizzare visite guidate con temi sempre legati alla storia, cultura e arte locale.


"Le Risultive" - Serata Sanitaria: la Tiroide, cos'é e perché si ammala - 19 Aprile 2012

 Serata di interesse quella organizzata dal Circolo Culturale "Le Risultive" il 19 Aprile  per informare sulle malattie della tiroide.

Il dott. Fior ha illustrato le linee generali delle patologie legate a questo importante organo.

Una serata che si inserisce nell'ambito delle serate di cultura e divulgazione che il Circolo organizza con cadenza mensile.





sabato 21 aprile 2012

ASD Morsan: Finisce il campionato 2011-12 a metá classifica



Le dichiarazioni di Mister Salvin e capitan Zanello dopo l'ultima partita del campionato 2011-12.

Per la cronaca, la partita con l'Atletico Nazionale e' finita 1-0 per il Morsan.

Le statistiche finali del campionato le trovate qui



giovedì 19 aprile 2012

Storia: Scoperta una villotta di Morsano di Strada degli anni Cinquanta


Dal libro "Villotte e Canti del Friuli" di Giso Fior (edizioni Piva Milano 1954)

Ciriano Schiavi fornì l'autore con il testo di una villotta evidentemente conosciuta a Morsano negli anni Cinquanta. 

mercoledì 18 aprile 2012

Alpini: Pubblicato l'Articolo su "L'Alpino" - Aprile 2012


Pubblicato su "L'Alpino", organo ufficiale dell'Associazione Nazionale Alpini (ANA), il resoconto della serata organizzata dal gruppo alpini di Morsano, dalla Sez. ANA di Palmanova e dalla Sez. ANA Gran Bretagna nel settembre scorso sulla missione in Afghanistan dei nostri militari (Alpini - Conferenza: “I NOSTRI ALPINI IN MISSIONE ALL’ESTERO” - Giovedi 15 Settembre 2011).

Per leggere l'articolo online clicca qui.

La tiratura di "L'Alpino" è di oltre 350 mila copie.

domenica 15 aprile 2012

Annuncio - ANPI: Cerimonia Itinerante di ricordo dei partigiani caduti - Sabato 21 Aprile 2012

ANPI Associazione Nazionale Partigiani D'Italia
Sezioni di Mortegliano, Pozzuolo del Friuli, Talmassons, Castions di Strada, Pavia di Udine

SENZA MEMORIA NON C'E' FUTURO,  CERIMONIA ITINERANTE DI RICORDO E RIFLESSIONE IN RICORDO DEI PARTIGIANI CADUTI

SABATO 21 APRILE 2012

ORE 15 - Incontro a Pozzuolo del Friuli (ex Scuole elementari di Piazza Julia).
Saluti del Presidente Pietro Bolzicco e della prof.essa Annamaria Toneatto, componente del Comitato Direttivo dell'ANPI della provincia di Udine, la quale condurrà la cerimonia itinerante. Intervento del Sindaco di Pozzuolo del Friuli, dott. Nicola Turello. Esecuzione del canto partigiano "Bella Ciao", accompagnata dalla fisarmonica di "Balute" Alessio Turco.

ORE 15,35 - Cimitero di Sammardenchia. Intervento della dott.ssa Elisa Beltrame.

ORE 16.00 - Cimitero di Lavariano. Intervento del giovane artista Enrico Durì.

ORE 16.30 - Incontro al Cippo sulla strada tra Morsano e Castions di Strada. Il cippo ricorda i gappisti Sergio Canciani di 19 anni, studente di Pozzuolo del Friuli, William Tomini di 24 anni di Talmassons, e Osvaldo Lucchini di 31 anni, di Gonars, torturati alla caserma "Piave" , prelevati e poi fucilati dai fascisti il 12 febbraio del 1945.

All'incontro sarà presente Antonio Burba "Arno", ultimo supersitite del gruppo di 22 partigiani che il 7 febbraio del 1945 assaltarono le carceri di Udine e liberarono 80 prigionieri di cui 50 partigiani destinati a sicura morte. Intervento del dott. Maurizio Ionico, figlio del partigiano "Sauro". Canto di "Bella Ciao", sulle note della chitarra della giovanissima Giulia Turco.

ORE 17,05 – Cimitero di Mortegliano. Intervento prof. Erminio Polo

ORE 17.40 – Cimitero di Talmassons. Interventi a cura degli associati dell'ANPI del Comune di Talmassons.
Interpretazione finale di "Bella Ciao", sulle note della chitarra di Giulia Turco.

A conclusione della cerimonia itinerante, seguirà una bicchierata presso il ristorante "La Fenice " di Talmassons.

sabato 14 aprile 2012

ASD Morsan: Capitan Giulio fa il regalo piú bello ai cugini di Gonars - 19 Aprile 2012

Capitan Zanello,
il giocatore piú amato a Gonars

Finisce 1-1 la sfida tra quella che era la squadra seconda in classifica, l'AC Lovariangeles e l'ASD Morsan.

Un pareggio del tutto ininfluente per i morsanesi che stanno per concludere il campionato - manca una sola partita - a metá classifica, ma di grandissima valenza per la lotta promozione. Lotta promozione che vede protagoniste, oltre alla giá promossa ASD Risano, l'ASD Gonars e appunto l'AC Lovariangeles.

Il Gonars sperava nel miracolo morsanese, ovvero fermare il Lovaria e riuscire nel sorpasso valido per il secondo posto in solitaria e quindi una promozione diretta alla II categoria. Oltre alla vittoria del Gonars per ben 6 a 1 contro la Virtus Udine, c'e' voluto il gol di capitan Giulio Zanello per contringere ad un pareggio la temibilissima formazione di Lovaria rendendo quindi piú facile la strada per la promozione degli 11 cugini gonaresi.

Sebbene tra Morsano e Gonars ci sia sempre aria di derby (sia in campo che al chiosco), la rivalitá é solo sportiva e la simpatia tra i due gruppi non manca. Di certo dopo questa impresa con il Lovariangeles, alla Festa delle Rondini di Gonars, i morsanesi riceveranno qualche pacca sulle spalle e qualche birretta in piú del solito.

In bocca al lupo e dita incrociate per l'ultima partita all'ASD Gonars e forza Morsan per chiudere in bellezza un campionato molto combattuto.

domenica 1 aprile 2012

ANNUNCIO - "Le Risultive" - Serata Sanitaria: la Tiroide, cos'é e perché si ammala - 19 Aprile 2012

Il Circolo Culturale “Le Risultive”nell’ambito dell’iniziativa “Serate di Arte, Storia, Scienza e Cultura” presenta una 

"Serata Sanitaria” A cura del dr. Francesco FIOR

Medico incaricato di endocrinologia presso l’Azienda Sanitaria nr.5

“LA TIROIDE CHE COS’E’? COME FUNZIONA? PERCHE’ SI AMMALA?”

Giovedi’ 19 aprile
ore 20.00

L’incontro avrà luogo nel Centro Polifunzionale di Morsano di Strada.